Incontri, consulenze e visite gratuite per ricordare il valore delle buone abitudini e del controllo della malattia
La prevenzione inizia sui banchi di scuola per ricordare, già nella prima adolescenza, l’importanza di una buona alimentazione, di una regolare attività fisica e, soprattutto, di astenersi dal fumo di sigaretta.
Tre buone abitudini, specialmente l’ultima, che sono fortemente correlate con l’asma, la cosiddetta “fame d’aria” che interessa oltre 3 milioni di italiani. L’incidenza della malattia è infatti maggiore nelle persone in sovrappeso e obese per via di meccanismi infiammatori comuni.
Il fumo danneggia la salute nel suo complesso e peggiora l’asma e tutte le patologie respiratorie, BPCO compresa. Delle cause, ma soprattutto delle buone pratiche e delle terapie, si discute in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia, che diventa protagonista di diverse iniziative. Tra queste, le visite gratuite di controllo a chi ha già ricevuto una diagnosi di asma o di broncopatia cronica ostruttiva a cura di medici specialisti dal 21 al 25 maggio durante la Control’Asma&BPCO Week.
La continuità è infatti una nota dolente: alla prima regressione della malattia, i pazienti tendono spesso ad abbandonare le terapie, che invece sono importanti per mantenerla sotto controllo. Nei primi stadi le cure si limitano ai broncodilatatori e agli steroidi assunti tramite inalatore. Oggi oltre ai beta2-agonisti sono anche disponibili degli antivagali o anticolinergici e soprattutto, per le forme gravi e non rispondenti, i farmaci biologici di ultima generazione, come gli anticorpi monoclonali anti-interleuchine, che riescono a neutralizzare il meccanismo con cui si instaura la malattia.