Per un’efficace prevenzione delle malattie da raffreddamento occorre operare su più fronti.
Mal di gola, tosse, raffreddore, laringite, faringite sono alcuni esempi di malattie da raffreddamento.
Sono fastidi che purtroppo si presentano puntuali ai primi freddi e colpiscono tutti senza distinzione.
Sono problemi che di solito si risolvono in pochi giorni, protraendosi poi con spossatezza.
Adottare corrette strategie comportamentali e ambientali.
- Moderare le temperature negli ambienti in cui si vive (non dovrebbe superare i 20-22° C) e prevedere una corretta umidificazione, in particolare delle camere da letto.
- Cambiare frequentemente aria nel caso di locali affollati, possibilmente, soprattutto per i bambini, evitare i luoghi pubblici come i grandi magazzini, i cinema e le sale d’aspetto, data la facilità con cui si trasmettono i virus in questione.
- È buona norma verificare l’igiene delle mani perché la pelle è uno degli habitat prediletti dai germi; quando è possibile lavare le mani con acqua tiepida, strofinando tra loro i palmi, in mezzo alle dita, il dorso ed i polsi, asciugando quindi con asciugamani asciutti. Quando non è possibile, ideale è l’utilizzo di un Gel igienizzante mani: preferite i prodotti contenenti bilanciate percentuali di alcool, germicidi “fisiologici” e agenti lenitivi per mani già disidratate dal freddo invernale.
- Usare sciarpa e cappello e vestirsi adeguatamente, preferibilmente a strati per avere la possibilità, se l’ambiente è caldo, di togliere qualche indumento.
- Il passaggio dei virus avviene facilmente attraverso l’inalazione di goccioline, perciò bisogna avere cura di coprirsi il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce.
- Bere molto e consumare frutta e verdura in grande quantità. Le vitamine e i sali minerali sviluppano infatti la nostra capacità di resistenza, soprattutto la vitamina C, che stimola le difese immunitarie, diminuisce notevolmente l’intensità dei sintomi e riduce la durata dell’episodio infettivo. Ma non assumete troppe calorie perché d’inverno prevale “naturalmente” la sedentarietà sul movimento.
- Non eccedere con il consumo di zuccheri semplici e di latticini: i grassi alimentari forniti da questi ultimi contribuiscono ad intensificare il processo infiammatorio e la produzione di muco.
Praticare attività sportiva, indispensabile per aumentare le difese. - Smettere di fumare riduce la sensibilità delle mucose all’attacco di agenti patogeni. Le sigarette, inibiscono l’attività delle ciglia vibratili dell’epitelio delle vie respiratorie, rendendo più difficile l’espulsione dei microrganismi.
- Evitare abusi di antibiotici. La società attuale infatti utilizza l’antibiotico praticamente in qualsiasi situazione di febbre, dimenticando che è solo un sintomo ed esprime la reazione di un individuo verso alcuni agenti che lo hanno aggredito.
L’antibiotico è un’ottima arma, e in alcune rare occasioni può essere utilizzato efficacemente, ma va ricordato che esso agisce solo sui batteri e sulle patologie derivanti (polmoniti, broncopolmoniti, tonsilliti batteriche), ma non sui virus, che sono invece la causa di più del 90% di raffreddori, tracheiti, laringiti, faringiti, ecc., anche con febbre.
Si sa che ogni antibiotico preso va ad alterare la normale flora microbica dell’individuo, riducendo inoltre la sua capacità difensiva verso altre eventuali infezioni. - L’integrità della parete intestinale e una corretta eubiosi sono di fondamentale importanza per lo sviluppo e il mantenimento dell’immunità e della capacità difensiva dell’individuo. Più del 70% del nostro sistema immunitario è situato a livello intestinale, ed è proprio a questo livello che possiamo agire, con prodotti specifici (FERMENTIfast) per sostenere fisiologicamente il sistema immunitario e, allo stesso tempo, contrastare
le allergie.
Rafforzare e riequilibrare il nostro sistema immunitario.
La fitoterapia costituisce un valido approccio per risolvere e prevenire la maggiore parte di questi “mali di stagione”. Spesso viene erroneamente considerata una medicina alternativa, quando, invece, è a tutti gli effetti un ramo della medicina tradizionale.
È una delle più antiche pratiche usate dall’uomo per curare i propri disturbi tanto da trovarne tracce in civiltà antichissime come quelle degli egizi, degli indù, dei greci, dei cinesi, dei romani. Ogni pianta medicinale ha una sua propria composizione chimica che comprende un numero più o meno grande di sostanze, la maggior parte delle quali sono dotate di una loro propria attività medicamentosa, mentre alcune sono considerate inerti.
Esse, prese tutte assieme formano quello che si definisce fitocomplesso. Esso nella sua globalità è il responsabile delle proprietà salutari di una pianta medicinale, che possono essere diverse da quelle di uno o più dei suoi componenti presi isolatamente.
Questo concetto ci spiega perché ogni pianta possieda un’azione medicamentosa considerata predominante e delle altre azioni dette secondarie, talvolta anche assai diverse da quella principale. Il fitocomplesso inoltre è il principale responsabile della tollerabilità di questi rimedi, che in genere è ottima.
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