I 10 elementi
Causano il 90% degli ictus: identificarli è il primo passo per costruire una migliore prevenzione
Ogni anno sono 150mila le persone colpite da un ictus. I sopravvissuti, con esiti più o meno invalidanti, oltre 800mila.
La priorità, condivisa dalla World Stroke Organization e da tutte le organizzazioni dedicate a questa malattia, è ridurre l’impatto globale dell’ictus con la prevenzione e la cura, aumentando la conoscenza dei fattori di rischio e migliorando i trattamenti. Da qui l’importanza di conoscere i 10 elementi che causano ben 9 ictus su 10. Ipertensione arteriosa, scarsa attività fisica, cattiva alimentazione, colesterolo, obesità, fumo, consumo eccessivo di alcol, fibrillazione atriale, diabete e scarsa educazione alla salute. Anche leggendoli tutti d’un fiato ci si rende immediatamente conto che molto può essere fatto per migliorare il proprio stato di salute. Da qui l’allargarsi del dibattito, che abbraccia non “solo” la prevenzione primaria ma anche sempre più la secondaria, per aumentare la consapevolezza di quanto si possa e si debba fare nella fase post-acuta e durante l’assistenza a domicilio. Proprio la riabilitazione post-ictus è un aspetto fondamentale ma viene applicata in modo disomogeneo e frammentario. Si tratta invece di un approccio terapeutico fondamentale, a partire dalla fase acuta, che può migliorare gli esiti dell’ictus restituendo al paziente la maggiore autonomia possibile ed evitando le complicanze causate dalla immobilità. Un obiettivo questo – costruire piani nazionali completi dall’educazione alla cura – condiviso da tutte le organizzazioni che celebrano la Giornata.