Passa inosservata finché non si comunica e per questo è spesso sottovalutata. Incontri, spettacoli e manifestazioni per una tre giorni a Padova che traccia la storia e il futuro di una comunità
Abbattimento delle barriere della comunicazione. Accessibilità. Istruzione, lavoro, salute, informazione. Sono tanti i temi al centro della Giornata Mondiale del Sordo, promossa in Italia dall’ENS (Ente Nazionale Sordi) dal 1958. Un momento importante di riflessione sui problemi e una messa a fuoco degli obiettivi che questa comunità, più numerosa e attiva di quanto forse comunemente si creda, condivide con tutti i cittadini attraverso manifestazioni, convegni, incontri e spettacoli. Tra questi, in particolare, la performance teatrale in LIS della Compagnia Mani di Luce di Verona, che porta all’attenzione il dibattito in Senato sul riconoscimento della lingua dei segni italiana.
E ancora, l’esibizione di artisti sordi e udenti durante il corteo nel centro. Il tutto il 28, 29 e 30 settembre a Padova, una città simbolo della storia e dei diritti delle persone sorde. Qui è stato fondato l’ENS, di cui oggi si festeggiano i primi 85 anni, ed è stato aperto il primo Istituto Nazionale di Studi Medi e Superiori per Sordomuti, fondato dallo stesso Antonio Magarotto nel 1954.
Al centro del dibattito oltre al riconoscimento della LIS, la messa in atto di politiche atte a garantire alle persone con disabilità uditiva un pieno inserimento nella vita sociale, lavorativa e culturale del paese. Il problema, da sempre, è la scarsa sensibilità per questa disabilità, definita “invisibile” proprio perché passa inosservata fino al momento del dialogo.