È una delle emozioni che ci permettono di crescere e apprezzare la vita, ma quando è vissuta in modo distorto può condurre a disagi, abusi e dipendenze. Da qui l’importanza di aiutare i figli a costruire una cultura della responsabilità. Perché l’autocontrollo e la capacità di impegnarsi in vista di un obiettivo sono doti preziose a scuola, nel lavoro e nella vita di ogni giorno
Maria Cristina Tosetti
• Psicologa, Psicoterapeuta, Genova
• Operatore Olistico a indirizzo nutrizionale
• Referente per la Liguria dell’Associazione Genitori Attenti! > centerfam.it
La percezione distorta del piacere, che corre l’estremo rischio di sfociare in una vera e propria patologia difficilmente sradicabile dalla psiche e dal corpo, è uno dei principali mali del nostro tempo che, il più delle volte, rifiuta una presa in carico consapevole e rigetta o banalizza i comportamenti corretti.
A farne le spese oggi sono principalmente gli adolescenti – ma la soglia di età si abbassa sempre di più – che cadono nei tranelli degli abusi e delle dipendenze da comportamenti compulsivi come l’uso smodato o improprio di smartphone, computer, tablet, videogiochi o giochi d’azzardo, e da sostanze quali nicotina, alcol, droghe ed energy drink. I meccanismi neurofisiologici del piacere Le ultime scoperte delle neuroscienze rivelano come nel processo di crescita delle ramificazioni neurali, a partire dalla nascita, la formazione di nuovi circuiti possa fare di un bambino un adulto sano e creativo o, al contrario, un essere infelice, con problemi relazionali e comportamentali e alte probabilità di tendere verso la ricerca di piaceri controproducenti che possono trasformarsi in gravi tormenti.
Chi ha conosciuto persone con questo tipo di problemi, sa di quale tipo di dolore globale si tratti ma tutti, a prescindere dalle proprie esperienze personali, siamo consapevoli dell’importanza di poterli evitare o saper affrontare, soprattutto nei ragazzi.
Ripensare i modelli educativi
Per aiutare i giovani è necessario aiutarli a non sviluppare interesse verso le forme pericolose di piacere ed evitare che i loro cervelli vadano in contatto con sostanze d’abuso e stimoli che possono dar luogo a dipendenze più o meno gravi da cui è difficile uscire. Le neuroscienze ci insegnano che è possibile raggiungere questo obiettivo arricchendo e integrando i tradizionali modelli educativi con nuovi accorgimenti e regole. I genitori sono terrorizzati perché il mondo di oggi è sempre più pieno di insidie. Vi è un intero paese dei balocchi ad aspettarli: sesso, droghe, strumenti informatici e chi ne ha più ne metta. Tuttavia, i bambini e i ragazzi saranno protetti da molti rischi se, sin dalla primissima infanzia, saranno sostenuti da una buona educazione e in particolare da tre “semplici” regole che, nella nostra esperienza, rafforzano una serena crescita.
Le tre regole d’oro
1. Fai dormire tuo figlio le ore di cui ha bisogno
Una carenza di sonno nei primi anni di vita aumenta di molto il rischio di sviluppare problemi di abuso o dipendenza negli adolescenti. Puoi proteggere i tuoi figli da questi rischi: se sono piccoli mettendoli a letto prima delle 21 perché dormano almeno 10 ore; se sono un po’ più grandi, aiutandoli a dormire 8-9 ore. Come dimostrano anche gli studi più recenti, chi dorme meno di 8 ore si sveglia stanco, poco concentrato, va male a scuola, passa molte ore di fronte alla tv, a internet, ai videogiochi, invia centinaia di sms al giorno, tende ad abusare di bevande energizzanti.
2. Premia tuo figlio solo se lo merita. Gli insegnerai a godersi la vita
Le capacità di autocontrollarsi e di attendere sono essenziali per un sano sviluppo del cervello del bambino. Se decidi di premiarlo, fallo, ad esempio, dopo che ha finito i compiti o ha portato a termine qualche altro incarico che gli hai affidato. Aspettare la ricompensa rinforzerà la sua volontà e gli insegnerà ad assaporare i veri piaceri della vita.
3. Insegna a tuo figlio a spendere bene il denaro
I soldi possono permettere ai giovani di procurarsi senza difficoltà le più svariate forme di piacere e molte possono essere fonte di abuso e dipendenza: alcolici, videogiochi, energy drink, sigarette e tante altre. Il denaro può essere un mezzo per educare tuo figlio ad avere un comportamento responsabile. Come genitore puoi aiutare tuo figlio dandogli soldi solo nella misura in cui sa guadagnarli, insegnandogli a spenderli con parsimonia. Controllando costantemente e senza paura che lui lo faccia gli eviteremo di esporsi a molti pericoli.