Il fumo nuoce immediatamente al sistema cardiovascolare: non esiste un livello di “sicurezza”. Per questo la vera differenza in termini di salute è smettere completamente. I risultati? Si vedono già dopo venti minuti!
<<Fumo appena una sigaretta al giorno, non può far male>>. È il pensiero più comune tra chi non si ritiene un “fumatore doc”. Ma non c’è nulla di più sbagliato. Il fumo è rischioso anche per chi fuma poco.
La ricerca inglese
Un importante studio condotto da alcuni istituti inglesi coordinati da Allan Hackshaw dell’Ucl Cancer Institute all’University College di Londra, pubblicato su BMJ e riportato dall’European Heart Network di cui ALT (Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari – Onlus) è rappresentante italiana, evidenzia come anche fumare una sola sigaretta al giorno comporti un rischio di malattie cardiovascolari più elevato di quanto si possa pensare. Appena la metà rispetto a chi ne fuma 20 al giorno.
Fumare poco? Nuoce subito al sistema cardiovascolare
La ricerca ha messo in relazione i dati pubblicati in 55 report redatti in seguito a 141 studi condotti sul tabagismo tra il 1946 e il 2015. Le rilevazioni hanno riguardato i comportamenti di milioni di persone e hanno permesso di esaminare gli effetti del fumo su alcuni eventi cardiaci, come l’infarto. Comparando gli effetti del fumo sulle persone che consumavano 20 sigarette al giorno, su chi ne consumava 5 e su chi ne fumava una sola, è emerso che anche i fumatori occasionali hanno alte probabilità di sviluppare malattie croniche, cardiache e di avere un infarto. Ciò significa che il fumo intacca immediatamente il sistema cardiovascolare. È sufficiente un’esposizione limitata per andare incontro a rischi gravissimi. In passato, invece, si pensava che fumando una sola sigaretta al giorno la possibilità di andare incontro a malattie cardiache fosse appena del 5%. Se così fosse stato, la comparazione con i tabagisti abituali sarebbe stata in qualche modo positiva. Ma lo studio smentisce questo dato.
Le statistiche
Gli uomini che fumano una sigaretta al giorno hanno il 46% di possibilità di sviluppare una malattia cardiaca, il 41% di andare incontro a un ictus. Fumando 5 sigarette al giorno, il rischio sale al 57%. Per le donne che fumano una sigaretta al giorno, il rischio di malattie coronariche è del 38% e sale al 43% in caso di 5 bionde al giorno. Inoltre, gli uomini che fumano una sigaretta al giorno possono andare incontro a un infarto il 41% di volte in più dei non fumatori. Percentuale che per le donne è pari al 34%. Un rischio che fino a oggi è stato decisamente sottostimato. È importate capire, invece, che non esiste alcun livello sicuro di fumo per le malattie cardiovascolari. Fumare 20 sigarette al giorno espone a rischi maggiori, è vero, ma non molto più elevati rispetto a chi ne fuma una sola. La vera differenza sta tra chi fuma e chi non fuma. Per questo, i fumatori dovrebbero mirare a smettere invece che semplicemente a limitare il numero delle sigarette fumate. È questo ciò che bisogna fare se si vuole significativamente ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Gli effetti positivi dello stop al fumo
Sono moltissimi e non riguardano solo il cuore e la circolazione. È vero che dopo 20 minuti senza fumo la pressione sanguigna scende e che dopo 8 ore cala il monossido di carbonio nel sangue, ma dopo due giorni migliora anche la capacità di sentire odori e sapori, dopo un anno il rischio di infarto si riduce come se non si fosse mai fumato e dopo 5 anni si dimezza anche la probabilità di cancro del polmone, della vescica e dello stomaco. Insomma, chi smette di fumare crede di rinunciare a un piacere della vita, invece si sta liberando da una galera dannosissima per il proprio organismo.