Informazione, incontri, spettacoli e offerta di test rapidi per sconfiggere l’Aids
L’Onu non ha dubbi. L’Aids si può sconfiggere entro i prossimi 15 anni ma bisogna mettere in campo tutte le energie, le strategie e le risorse necessarie per conquistare il target 90-90-90. Questo significa rendere consapevoli, entro il 2020, il 90% delle persone con HIV e che a questo stesso 90% sia assicurato l’accesso alle terapie antiretrovirali. Il terzo 90% riguarda le persone in terapia, che devono raggiungere un livello di viremia non rilevabile. Con questo obiettivo nello sguardo e nel cuore si celebra la prossima edizione della Giornata mondiale contro l’Aids alla quale aderisce anche Lila, la Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, con molte iniziative su tutto il territorio.
Secondo Hiv in Europe, almeno una persona su 3 non sa di essere positiva all’HIV: questo significa ritardo della diagnosi, dell’accesso alle cure e rischio di trasmissione inconsapevole del virus. Al contrario, accedere tempestivamente alle cure migliora salute e qualità della vita delle persone con HIV avvicinandole agli standard della popolazione generale. Quando la terapia funziona, la carica virale delle persone con HIV scende a livelli così bassi da renderle non più infettive. È il principio della TasP, Treatment as Prevention, trattamento come prevenzione che in Italia ha portato le persone in cura a una condizione di non infettività superiore all’80% e quindi vicina al target Onu. I maggiori rischi per la salute, propria e altrui, vengono quindi da chi non sa di essere positivo all’HIV. Per questo Lila promuove tutto l’anno, non solo in occasione della Giornata, attività di counselling e di test con accesso gratuito, anonimo e anche serale senza la richiesta di ricette e documenti per avvicinare il più alto numero di persone possibile.