Primavera e allergie: rinite, tosse e congiuntivite per un italiano su tre: un decalogo per difendersi
«A prima vista i sintomi delle allergie possono essere confusi con quelli di un innocuo raffreddore – spiega Susanna Esposito – Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia – ma se persistono, occorre rivolgersi al medico o, nel caso di piccoli pazienti, al pediatra. Se trascurati, infatti, possono diventare cronici con conseguenze importanti come rinosinusite, crisi d’asma e difficoltà respiratorie».
Da non dimenticare, inoltre, che ad aumentare il rischio di sviluppare allergie è la predisposizione genetica. Con mamma e papà sani, è del 10-15%; se uno dei due genitori è allergico la percentuale sale al 30%. Con entrambi i genitori si arriva al 60-80%.
Dieci i consigli elaborati dagli esperti WAidid per difendersi dalle allergie.
- Anzi tutto non aprire le finestre e stare meno all’aperto nelle ore centrali della giornata, quando è più alta la concentrazione di pollini, e dopo la pioggia.
- Imparare a consultare il calendario dei pollini, a viaggiare con i finestrini chiusi e a usare, se possibile, i filtri antiparticolato, da sostituire ogni anno.
- Farsi la doccia, capelli compresi, ogni giorno, eliminare i tappeti, lavare spesso le tende e, quando si è in bici o a passeggio, usare mascherina e occhiali da sole.
- Meglio evitare i luoghi dove è stata da poco falciata l’erba e ovviamente il fai-da-te con i farmaci: affidarsi a uno specialista è sempre la soluzione migliore.